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13 września 2011

Gafy Berlusconiego bez granic?


Wszystkie tytuły gazet piszą dziś o ostatnej gafie, choć oficjalnie zdementowanej, włoskiego premiera w stosunku do Angeli Merkel: "culona inchiavabile - "dosł. „nie dające się pieprzyć dupsko"  – od czasownika “chiavare”- wulg. pieprzyć; , przetłumaczona na jęz. ang. „unfuckable lard-arse”.

Trudno jednak wykluczyć taką możliwość, tym bardziej, że w karierze Silvio Berlusconiego zdarzyło się wiele niefortunnych sformułowań i dyplomatycznych nietaktów:

''Merkel culona: ma l'ha detto davvero Berlusconi? Circola con insistenza la voce che nelle intercettazioni di Napoli ci sia anche questo. Possibile che nella stessa intercettazione in cui il presidente del Consiglio dice che l'Italia è un paese di merda e che vuole andarsene all'estero ci sia anche una volgarità nei confronti di Angela Merkel, che tanto si sta adoperando per far comprare dalla Bce i bond del nostro paese,
al punto da entrare in rotta di collisione con Stark, il potente membro tedesco del board della Banca centrale europea e da spingerlo alle dimissioni? La voce che la Merkel sia stata definita da Berlusconi, in quella conversazione con Lavitola, in cui era evidentemente su di giri, una "culona inchiavabile" circola con sempre maggiore insistenza.” 

FIGURA/FIGURACCIA: che figura! – ale wstyd! ale kompromitacja!:

“Berlusconi: passare dalla figuraccia all’eroismo con una frase Al telefono con Lavitola, Berlusconi appare sicuro della sua onestà e della sua trasparenza, tanto dareplicare a muso duro al suo interlocutore: "Io, sono assolutamente tranquillo... A me possono dire che scopo, è l'unica cosa che possono dire di me... è chiaro? Quindi io... mi mettono le spie dove vogliono... Mi controllano le telefonate... Non me ne fotte niente... Io... Tra qualche mese me ne vado per i c... miei... Da un'altra parte e quindi vado via da questo paese di m.., di cui sono nauseato... Punto e basta". /…/"Ho visto delle intercettazioni... E sono qui proprio perché l'Italia non sia quel che è adesso". Vale a dire, mi sacrifico per migliorare la Nazione.” (Newnotizie, 02/09/2011) 

GAFFE: fare, commettere una gaffe – popełnić gafę, nietakt, niezręczność:

“Il fattore umano è stato all'origine di memorabili gaffe, come il «cucù» ad Angela Merkel, in un'altra occasione lasciata ad aspettarlo davanti a tutti mentre lui parlava al telefonino.” (radicali.it, 09/09/11) 

“Basato interamente su materiali d'archivio, con sommessi inserti fuori campo (ma testo rigorosamente del protagonista) interpretati da Neri Marcorè, il film racconta ascesa, affermazione e autunno del 'patriarcà italiano che da più di vent'anni incarna pregi e difetti della nostra Repubblica. Il tutto infarcito da frasi celebri. Si va dall'infanzia di Berlusconi e dalle innate capacità imprenditoriali («alle medie facevo lezioni a quelli delle elementari, venivo pagato con uova o burro, ma se non prendevano almeno sei meno restituivo il compenso») alla carriera da chansonnier, alla fiducia in se stesso («ogni mattina mi sveglio e mi dico allo specchio che mi piaccio molto»), dall'amicizia con Craxi alla discesa in campo, dal rapporto difficile con Bossi alle gaffe istituzionali, dal divorzio con Veronica Lario allo scandalo Ruby.“( Leggo.it, 23/09/2011) 

IMBARAZZO: mettere in imbarazzo – wprawić w zakłopotanie

''La visita del presidente del Consiglio a Bruxelles imbarazza l'Europa e non aiuta l'Italia. /…/''Siamo in una situazione troppo grave per poterci permettere altre figuracce in Europa. Meglio che il presidente del Consiglio - conclude Sereni - rimanga a casa e magari rifletta sull'opportunita' di quel passo indietro che ormai da ogni parte gli viene richiesto''. (asca.it, 12/09/2011) 

Można wierzyć lub nie w ostatnią nieelegancką wypowiedź włoskiego premiera, ale faktem jest, że  niejednokrotnie jego publiczne żarty i ironiczne wystąpienia przekraczają nie tylko granice przyzwoitości, ale niestety i granice państwowe, jak wynika z  fragmentów artykułu „La Merkel “cul***” e le altre figuracce” (giornalettismo.com,13/09/2011), który pokrótce riasumuje niefortunne dla Berlusconiego i dla Italii dyplomatyczne faux-pax w stosunku do osobistości z całego świata: 

/…/Ricordate le corna, esibite davanti agli scout, sulla testa dell’allora ministro degli Esteri spagnolo Josep Piqué, nel tentativo di elevare a lingua di Stato l’este – tica di Pierino? /…/Poi c’è il classico: lo show con Shultz al parlamento europeo: “Siete turisti della democrazia. Lei può fare la parte del kapò in un film sui nazisti!”. A L L’E P O CA si poteva sorridere, oggi l’estetica della barzelletta non può risolvere i rapporti di forza con la Banca centrale. Alla culona inchiavabile, Berlusconi fece anche attendere sconcertata, una lunga discussione al telefonino mentre il protocollo richiedeva una sfilata marziale. E che dire di quel grido da gita scolastica, “Mr Obamaaaa!”, che strappò un gesto di sconcerto anche alla regina Elisabetta e alla sua borsetta? Si poteva fare peggio? Sì, definire il presidente americano “a bbronzato”. Lo sventurato lo ha fatto./…/ Non fa più ridere l’idea che abbiamo avuto un premier convinto che “in Cecenia siano stati rispettati i diritti civili”, non serve più a nulla il tentativo imbarazzato di nascondere la figuraccia mondiale fatta con la presidente finlandese Tarja Halonen, sostenendo di aver intrecciato, nelle trattative per assegnare la sede dell’agenzia alimentare, diplomazia e corteggiamento. Eppure Berlusconi, parlando di fronte al presidente della commissione Ue José Manuel Barroso, aveva così vantato le sue liaisons dangereuses:“Quando si insegue un risultato bisogna usare tutte le armi che si hanno a disposizione… e quindi io ho rispolverato tutte le mie arti da playboy, ormai lontane nel tempo, e utilizzato una serie di sollecitazioni amorevoli nei confronti della signora presidente”. Povera Tarja: dopo il bunga bunga è difficile sorridere su queste battute. Oppure sulle strapaesanerie del tipo: “Posso parlare della superiorità del culatello sulla renna affumicata, anche perché ho dovuto sottostare alla dieta finlandese e so cosa significa…”. Ora c’è la dieta tisanoreica, il cucù ce lo fanno la Merkel, lo spread, i miliardi che vanno in fumo ogni giorno, nelle aste dei titoli di Stato. Ora, se volesse davvero sorprendere, Berlusconi dovrebbe ripetere la scena che fece con Zapatero. Andarsene senza spiegazioni. Noi al contrario di José Luis, capiremmo: Cucù Silvio.

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